Diversità culturale e diritto internazionale ed europeo
Con l’obiettivo di stimolare e sviluppare la riflessione sugli strumenti internazionali ed europei preposti o comunque utili a valorizzare e tutelare la diversità culturale nelle società complesse, il Gruppo si propone di riunire gli studiosi, interessati alla problematica, che sono impegnati in settori tematici anche molto diversi. Infatti, il collegamento tra diversi livelli interconnessi di indagine ed approfondimento appare imprescindibile per comprendere adeguatamente i profili tecnico-giuridici di una problematica che sempre più, nella prospettiva politica, tende a presentarsi e ad essere percepita come un nodo gordiano. In via non esaustiva, i settori che si prestano allo studio della diversità culturale e che il Gruppo ambisce a coinvolgere sono:
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- il diritto internazionale della cultura
- l’emergenza della diversità culturale si afferma infatti nel quadro della cooperazione culturale internazionale; in particolare, in ambito UNESCO rileva la promozione della diversità culturale attraverso la protezione del patrimonio culturale; la convenzione sulla diversità delle espressioni culturali e tutte le 7 convenzioni culturali UNESCO; la diversità culturale e pace/conflitti armati.
- il diritto internazionale dei diritti umani poiché consente la protezione di culture in situazioni di discriminazione o minaccia ad esempio attraverso la tutela della libertà religiosa e della vita privata e familiare. Esso è inteso nel senso di comprendere gli strumenti di protezione delle minoranze a livello universale e regionale e dei popoli autoctoni.
- il diritto penale internazionale poiché opera la penalizzazione di certe discriminazioni o minacce alle culture attraverso il crimine di genocidio e quello di distruzione del patrimonio culturale come crimine autonomo in diritto internazionale. Rilevante è anche la criminalizzazione del negazionismo (operata per lo più nel diritto nazionale).
- il diritto internazionale dell’economia dove emerge il collegamento tra cultura e sviluppo (in particolare nella cooperazione allo sviluppo), attraverso la c.d. eccezione culturale negli accordi di libero scambio, nella prassi delle banche internazionali di sviluppo (dove si attuano pratiche protettive della diversità culturale), nel diritto degli investimenti e nella lotta alla povertà.
- il diritto internazionale privato le cui tecniche consentono il management della diversità culturale nelle situazioni transfrontaliere (nazionalità e autonomia privata quali veicoli di ‘trasmissione’ della diversità culturale; ordine pubblico).
- il diritto dell’Unione europea dove il tema della diversità culturale emerge, trasversalmente o meno, in molti settori tra cui: tutela delle minoranze; nazionalità e libertà di circolazione; immigrazione e diversità culturale; ricongiungimento familiare; diritto comunitario del lavoro.
- Composizione del comitato di gestione
Coordinatore: Federica Mucci (Università di Roma “Tor Vergata”)
Comitato di gestione: Sara Pugliese (Università degli studi di Napoli “Parthenope”), Vittorio Mainetti (Università degli studi di Milano). - Membri: Pia Acconci, Daniele Amoroso, Alessandra Annoni, Marco Borraccetti, Giuseppe Cataldi, Gabriele Della Morte, Marcello Di Filippo, Adriana Di Stefano, Marco Fasciglione, Marcella Ferri, Massimo Iovane, Francesca Ippolito, Agostina Latino, Vittorio Mainetti, Antonio Marchesi, Federica Mucci, Loredana Mura, Alessandra Nepa, Fulvio Maria Palombino, Pasquale Pirrone, Emanuela Pistoia, Sara Pugliese, Paola Puoti, Pierluigi Simone, Massimo Starita, Sara Tonolo, Sabrina Urbinati, Francesca Varvello, Daniela Vitiello, Lauso Zagato, Eugenio Zaniboni, Flavia Zorzi Giustiniani.
Contatti:Sito web del gruppo: (in costruzione) Indirizzo e-mail: epistoia@unite.it